L'estate che avanza
Lilbert & Fils
Lilbert & Fils a Cramant, davvero un Grand Cru d’eccezione, bistrattato perché spesso confuso con i Crémant ma adorato dagli amanti dei blanc de Blancs tesi, dritti con un’acidità che fa venire l’acquolina solo a pensarci. Bertrand Lilbert, un giovane vigneron cui brillano gli occhi quando parla dei suoi champagne: solo 2 cuvée, il blanc de Blanc base e il millesimato, veramente c’è anche un Perle, ma la produzione è veramente piccola, entrambi Grand Cru. Il suolo di questa zona è fatto di uno zoccolo di gesso puro che arriva quasi fino alla superficie, senza altri strati sedimentari come avviene altrove in Champagne, ed è proprio questa caratteristica che regala vini espressivi, molto minerali molto riconoscibili se vinificati senza fronzoli proprio lo stile di Mr Lilbert.
Villa Matilde
Falerno, era il vino più famoso della letteratura classica scomparso agli inizi del ’900 e riportato in vita negli anni ’70 nei vigneti delle colline di Villa Matilde Avallone, alle pendici del vulcano spento di Roccamonfina. Il legame con la cultura e le tradizioni del territorio sono quindi il principio della storia e il fondamento della filosofia di quest’azienda. Il rispetto dell’Ambiente e uno sguardo spalancato sull’innovazione sono invece i suoi nuovi punti di forza. La ricerca costante e le tecnologie all’avanguardia colorano la tradizione con un’innovazione intelligente e dinamica attenta alla tutela del territorio. Il progetto Emissioni Zero nasce dalla volontà di dimostrare che si può produrre vino in un’ottica di riduzione dell’impatto ambientale con l’utilizzo delle più moderne tecnologie per il contenimento dei consumi. Il vino, a Villa Matilde Avallone, è fatto oggetto di studio e di ricerca per l’individuazione dei vitigni che un tempo avevano dato vita ai vini più antichi di questa terra, come l’Aglianico, cioè l’antico Hellenico; il Piedirosso da cui, insieme allo stesso Aglianico, si ottiene il Falerno rosso; l’uva Falanghina da cui nasce il Falerno bianco. Il richiamo al passato è sempre arricchito da rivisitazioni e modernizzazioni attraverso l’utilizzo di strumenti pionieristici.
Fattoria le pupille
Nasce negli anni ‘70 a Peretra, Toscana. Nel 1978 grazie a Elisabetta Geppetti nasce un’importante produzione di vino di alta qualità. L’azienda dispone di 75 ettari vitati sparsi in diverse località. Il Morellino è uno tra i vini su cui Elisabetta decide di investire tutta se stessa, cercando di esaltarlo con la migliore espressione possibile. Fattorie le Pupille è recentemente entrata a far parte della categoria dei grandi vini toscani.
Focus su vigna San Vittorio e Vignacci:
In questi due vigneti, che sommano fino a 9 ettari, si trovano i vitigni a bacca bianca dell'azienda: Traminer, Sauvignon Blanc e Semillion. L'altezza varia dai 200 ai 240 metri sul livello del mare, il terreno, con esposizione a sud-est, è prevalentemente sabbioso, ricco di sassi e arenarie. La densità dell'impianto varia da 4.500 a 6.500 piante. Il vigneto San Vittorio si trova vicino a Scansano, mentre Vignacci vicino a Magliano in Toscana.