Tre Territori e Tre Spumanti
Il Trentino e Cantine Ferrari
Quando si parla di Trento Doc Metodo Classico si fa riferimento ad uno spumante che ha fatto la storia delle grandi bolle italiane. Questo Metodo Classico è stato appositamente tutelato attraverso il riconoscimento di un’ apposita denominazione con decreto ministeriale del 9 luglio 1993. È stata la prima denominazione italiana riconosciuta per uno spumante e la seconda al mondo dopo quella riservata allo Champagne.
Tale denominazione è sinonimo di qualità anche per quanto riguarda le uve utilizzate per le creazione del vino base, per la creazione del Trento Doc. I vitigni coinvolti sono: Chardonnay, Pinot bianco, Pinot nero o Pinot Meunier. Le uve provengono solo da comuni trentini registrati all’interno del disciplinare di produzione e si collocano generalmente tra 200 e 800 metri di altitudine. Altro requisito fondamentale ed espressamente citato all’interno del disciplinare è quello riguardante il periodo di riposo: un Trento Doc, infatti, potrà definirsi tale solo qualora esso sia sottoposto ad una permanenza minima del periodo di 36 mesi.
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Ma come nacque?
Questo grande tesoro del Trentino nacque dall’inventiva di un noto personaggio: Giulio Ferrari! Agronomo la cui formazione avvenne in quello che oggi viene conosciuto come Fondazione Edmund Mach.
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Cantine Ferrari:
Il mito di Cantine Ferrari nasce da un uomo, Giulio Ferrari, e dal suo sogno di creare in Trentino un vino capace di confrontarsi con i migliori Champagne francesi. Giulio fu un pioniere, cominciò a produrre poche e selezionatissime bottiglie, con il culto ossessivo per la qualità. Oggi le Cantine Ferrari sotto la guida della famiglia Brunelli sono leader in Italia e sinonimo del brindisi italiano per eccellenza.
A distanza di oltre cento anni, Ferrari è sinonimo dei migliori spumanti italiani nel mondo.
La Liguria, Bisson e I Vini Sommersi
I vini Bisson nascono nel 1978 grazie a Pierluigi Lugano. Egli, maestro d’arte e sommelier affermato, conscio delle potenzialità che intuiva esser nascoste negli aspri vini dei contadini liguri, decide di tentare “l’avventura” e di valorizzare le uve della Riviera Ligure del Levante. Inizia ad acquistare piccole partite d’uva dai contadini sparsi sul territorio e a vinificarle nella propria cantina. Grazie alle tecniche moderne di vinificazione e numerosi esperimenti per capire come trattare le uve locali ottiene grandi risultati. Cosi decise di far “rivivere” quei vini liguri autoctoni che ormai erano praticamente scomparsi, come per esempio la Bianchetta Genovese ed il Ciliegiolo Ligure e di creare nuove intuizioni come il Musaico, vino rosso di spiccata personalità. Dopo alcuni anni passati a vinificare uve acquistate quà e là, consci del fatto che il vino nasce in vigna, decise di impiantare alcuni vigneti, al fine di realizzare un pieno controllo del processo qualitativo dei propri vini.
La Sardegna, Marzani - Cantina Deidda
La Cantina Deidda nacque con il nome di Marzani Spumanti. Il proprietario Giampiero Deidda, iniziò, con grande entusiasmo e forse anche con un pizzico di pazzia a produrre dello spumante Metodo Classico nel 1998. La scelta del nome Marzani ha origini dal sardo Mraxani che significa Volpe (la “x” si legge con il suono della “j“ francese). A Simaxis, paese dove ha sede la cantina, e dove iniziò l’avventura dello spumante, gli abitanti sono soprannominati con tale nomignolo, e il nome Marzani non è altro che l’italianizzazione di quel termine, forse troppo difficile da pronunciare per i non indigeni. Il simbolo della volpe, caratteristica di Simaxis è un simbolo che la cantina vuole far conoscere ed esportare assieme vini.